Francesco Cuomo

Sono nato a Eboli, una piccola città immersa nelle colline salernitane. Sin da piccolo ho imparato a respirare la brezza proveniente dalle montagne, ascoltando le melodie del mare. Sono cresciuto tra sfumature di verde e di azzurro, baciato dal sole e circondato dalla bellezza. La mia anima è irrequieta, entusiasta, innamorata e forse un po’ folle.

Giovanissimo mi sono trasferito a Siena per studiare all’università e mi sono innamorato. Da quel primo amore è nata la mia prima opera “Uno”, quella che mi ha permesso di scoprire che dipingere e scrivere sono per me necessità viscerali, che spesso mescolo tra loro per raccontare gli universi che custodisco dentro di me. Le pennellate, come le parole, hanno la capacità di tirare fuori il mio vero io per raccontarlo al mondo, per raccontarlo a te.

Le mie opere parlano del mio universo, raccontano quel processo creativo che nasce dentro di me e che ho bisogno di esternare. Nutrono la mia essenza e mi permettono di vivere.

Dando vita a una nuova opera, do vita a me e allo stesso tempo creo arte che va vissuta in prima persona. Proprio per questo la mia arte non teme i giudizi, non è scalfita dalle aspettative, perché essa nasce improvvisamente come un atto di liberazione, come l’esternazione di emozioni che non possono restare sopite. È libera e per questo leggera, vivace, entusiasta.

È bizzarra e colorata, proprio come lo è la mia anima e sente di essere compiuta solo nel momento in cui essa non è compresa in base a regole artistiche, ma è letta come specchio di qualcosa che si ha dentro. Ed è allora che la mia arte smette di essere mia e diventa degli altri. È a quel punto che la mia arte è vissuta veramente. Ognuno legge in essa qualcosa di sé e in quell’istante quel pezzo d’arte assume un significato che nemmeno io avrei mai potuto immaginare. È come una magia, un incanto, non si può spiegare e nel suo mistero rende tutto incredibilmente meraviglioso.

Le mie opere dai colori forti e decisi negli anni hanno catturato l’attenzione di importanti famiglie di collezionisti di arte contemporanea tra cui Coveri, Colombo (Colmar), Del Vecchio (Luxottica), Overi (Formitalia Luxury Group) con i quali ho collaborato per progetti e mostre.
Sono stato coinvolto anche in incredibili iniziative, come la mostra benefica di Unicef Sagome 547, per la quale ho creato un’opera d’arte contemporanea esclusiva.

In occasione dei suoi 20 anni, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, una delle tre agenzie fiscali dello Stato, mi ha commissionato il proprio calendario istituzionale. La collaborazione ha previsto la produzione di 12 opere d’arte esclusive, associate a ogni mese dell’anno, e un’opera che rappresenta Piazza Mastai, sede dell’Agenzia. Un progetto che ha legato l’Agenzia delle Dogane all’arte.

Alcune delle mie opere sono state scelte per la scenografia del film “Questa notte è ancora nostra.” di Paolo Genovese, prodotto da Italian International Film. Oltre dieci delle mie opere contemporanee sono state scelte per la fiction “Amiche Mie” di Paolo Genovese, prodotta da Mediaset. Per cinque edizioni consecutive mi sono occupato di curare e realizzare l’immagine del Medfilm Festival, creando un legame indissolubile con l’evento romano.

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